Urbanpromo: chiude con 2680 presenze la quattro giorni di Firenze dedicata all’abitare e alla rigenerazione urbana
All’Innovation Center ospitati 34 convegni con esperti da tutto il Paese per la rassegna nazionale degli urbanisti. Un confronto ampio, dal piano metropolitano dell’abitare alle potenzialità dell’IA. Biagi (Urbit): “Messe in rete buone pratiche per incidere sul futuro delle nostre città”
Si è conclusa ieri con 2680 presenze e 34 convegni ospitati all’ Innovation Center l’edizione 2025 di Urbanpromo. La rassegna italiana sull’urbanistica, promossa dall’Istituto Nazionale di Urbanistica (Inu) con l’organizzazione di Urbit e il sostegno della Fondazione CR Firenze, si è svolta dall’11 al 14 novembre.
L’ampia partecipazione conferma così la manifestazione come una delle principali piattaforme nazionali per confrontarsi sui modelli urbani, sulle politiche abitative e sugli strumenti innovativi per governare le trasformazioni del territorio.
Cuore pulsante dell’edizione è stato il tema dell’abitare, affrontato in tutte le sue declinazioni: dalla domanda crescente di alloggi accessibili nelle città turistiche all’evoluzione dell’housing sociale, fino alle nuove forme di residenzialità e ai cambiamenti introdotti dalla digitalizzazione dei servizi urbani.
Tra gli appuntamenti più attesi, l’annuncio del piano metropolitano per l’abitare condiviso dai comuni di Firenze e Scandicci, presentato come un progetto integrato per coordinare politiche abitative, servizi e infrastrutture su scala territoriale più ampia. Una proposta accolta come modello innovativo, capace di rispondere a bisogni emergenti e di definire un nuovo equilibrio tra crescita urbana e inclusione sociale.
Il programma ha approfondito inoltre, tra i molti spunti, i temi della rigenerazione urbana, della valorizzazione dei quartieri Erp, delle politiche per contrastare lo spopolamento nelle aree interne e del riuso dei beni confiscati. Riflettori puntati, inoltre, sul ruolo dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie digitali nella pianificazione delle città del futuro.
“Urbanpromo conferma quanto sia essenziale porre a dialogo amministratori, tecnici, accademici e operatori del settore – ha dichiarato Gianni Biagi, presidente di Urbit – perché solo da un confronto aperto e competente possono nascere visioni innovative e attente ai bisogni reali delle comunità. Abbiamo messo ancora una volta in rete buone pratiche per incidere sul futuro delle nostre città”.




