Cosmotre: eccellenza toscana nella luce. Dal 2009, design, produzione e restauro di lampade e sistemi per lusso, nautica e hospitality, con materie nobili e arte artigiana
Cosmotre nasce nel 2009, fondata da tre soci tutti ancora attivi nell’azienda, e rappresenta una nicchia di eccellenza nella progettazione e produzione di lampade, lampadari e sistemi di illuminazione.
È un’azienda orgogliosamente toscana, legata al territorio in cui è nata, che ospita molte piccole aziende artigiane. Fortunatamente, in Italia restano vive le lavorazioni tradizionali, espresse molto spesso da micro e piccole imprese, che singolarmente non hanno nessuna influenza sul PIL nazionale, ma che assieme, con le loro competenze uniche, rinnovano ogni giorno il valore del Made in Italy.
Abbiamo intervistato Roberto Giani, amministratore e responsabile commerciale, per approfondire la conoscenza di questa realtà.
Cosa offrite e quali sono i principali settori a cui si rivolge la vostra attività?
«La nostra offerta comprende la progettazione, la realizzazione e anche il restauro di oggetti e sistemi per l’illuminazione; si rivolge sia alle attività commerciali, quali hotel, ristoranti e retail, sia al mondo del lusso, come la nautica e il settore residenziale di pregio. I nostri prodotti sono realizzati con materiali pregiati, che conservano o aumentano il loro valore nel tempo: non solo vetro e cristallo, ma anche ottone, legno e pelle. Le nostre competenze professionali ci permettono di affiancare alle produzioni seriali l’offerta di prodotti completamente personalizzati sulle richieste del cliente, garantendo sempre alti standard qualitativi oltre all’imprescindibile rispetto delle normative europee in tema di sicurezza. I nostri clienti sono hotel esclusivi, armatori come Azimut Benetti Yacht, ristoranti e privati alla ricerca di dettagli che fanno la differenza».
E su cosa puntate per differenziarvi?
«Offriamo un servizio completo, che inizia con la consulenza in fase di identificazione delle soluzioni più appropriate per l’ambiente specifico: gli architetti e i tecnici accompagnano i nostri clienti fino alla definizione del prodotto finale, definendo forme, colori e collocazione. La sinergia con queste figure professionali crea nel tempo una collaborazione mutualmente vantaggiosa. Anche nel caso in cui l’acquisto sia rivolto a un prodotto del nostro catalogo, offriamo la possibilità di adeguarlo all’esigenza specifica. Un capitolo a parte è quello dedicato al restauro di oggetti preziosi: lavorando spesso in strutture di pregio, è facile incontrare lampade e lampadari di valore sui quali il tempo ha lasciato un segno, e noi possiamo offrire le competenze necessarie per “ridare luce” alla luce. Infine, non tanto per differenziarci quanto per vocazione, abbiamo un’estrema cura per ogni dettaglio e selezioniamo unicamente materiali nobili, senza mai dimenticare l’eleganza del design del prodotto finale. Siamo fieri di mantenere in vita la tradizione artigianale che da sempre caratterizza il nostro territorio e il nostro impegno ci consente di realizzare prodotti con una doppia certificazione, di qualità e di provenienza».
Ci sono produzioni che vi rendono particolarmente orgogliosi?
«Da anni collaboriamo con i magazzini di Cinecittà, dove sono conservate diverse nostre lampade e lampadari, a disposizione degli scenografi. Alcuni pezzi, come le piantane Scacco dell’arch. Silvia Giannini di Pistoia e la lampada Cuba della collezione Mood, disegnata dallo studio di architettura Claudia Pelizzari, vengono spesso richiesti per specifiche produzioni, tra cui film come Il campione e Un nemico ti vuole bene e la fiction È arrivata la felicità. Le collaborazioni con le produzioni cinematografiche e televisive, così come il “passaparola” generato dalla soddisfazione dei clienti e degli architetti che collaborano con noi, sono attualmente la nostra miglior forma di comunicazione − ovviamente affiancata dai canali istituzionali, web e social media. Inoltre, in tema di sostenibilità, abbiamo avviato un progetto che ci permette di utilizzare i materiali residuali di ogni produzione per la realizzazione di altri prodotti, per limitare gli sprechi delle nostre pregiate materie prime».