Periodico sulle tendenze dell’Economia in Toscana

Ripartire velocemente con gli investimenti pubblici

A esporre numeri e dati è stato il vicedirettore dell’Irpet Nicola Sciclone che ha descritto un territorio economicamente provato da un anno di pandemia, una regione che, come del resto tutto il paese, sta cercando di uscire a tentoni dalla più grande crisi subita dal dopoguerra a oggi. I dati presentati mostrano che la Toscana ha sofferto più del resto d’Italia

«Nel 2020 – ha detto Sciclone – abbiamo bruciato 14 miliardi di pil. La caduta del pil in Toscana è stata di 12 punti, più di quella italiana, con un balzo all’indietro di 25 anni. Circa 1/4 delle famiglie a medio o alto reddito ha visto un peggioramento delle proprie condizioni economiche». 

L’indice della produttività industriale nel 2020 ha visto un calo del 14,6%, mentre l’indice del fatturato dei servizi ha visto un calo dell’11,4%, dato quest’ultimo che fa dire a  Sciclone che la Toscana ha subito «la prima recessione della storia nel settore terziario». 

Il perché la Toscana sia stata penalizzata più di molte altre regioni dipende dalle peculiarità dei suoi settori produttivi: specializzazione nella produzione dei beni semidurevoli, produzioni made in Tuscany (le cui esportazioni sono calate), turismo, città d’arte, moda, lusso.

Ma come si esce da una crisi di questo tipo? Il leitmotiv del convegno Irpet è stato “ripartire velocemente” sfruttando soprattutto le opportunità offerte dal PNRR (piano nazionale di ripresa e resilienza) che, secondo l’Istituto Regionale per la Programmazione Economica Toscana, potrebbe invertire una tendenza in atto su tutto il territorio nazionale già dal 2009: quella della compressione della domanda interna, legata in buona parte alla mancanza di investimenti pubblici

Quello che serve quindi alla ripartenza della Toscana, cosa che da tempo autorevoli esponenti del mondo dell’economia e delle istituzioni pubbliche regionali dichiarano, è il ritorno agli investimenti pubblici in settori strategici quali: infrastrutture, istruzione, formazione, digitalizzazione, innovazione, green economy. 

Un ritorno agli investimenti da attuare attraverso il PNRR, ma anche attraverso un utilizzo attento degli altri Fondi Europei. Solo così la Toscana potrà non solo ripartire, perché l’obiettivo non è tornare quelli di prima, ma cambiare e migliorare.

APPROFONDIMENTI

Se vuoi vedere tutto il convegno: https://www.youtube.com/watch?v=DCmmnF9izB

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