Periodico sulle tendenze dell’Economia in Toscana

Natale 2024 in Toscana -le previsioni

Share

Natale 2024 in Toscana: segnali di fiducia tra tradizione e nuovi consumi. Pubblicata la ricerca di Confcommercio sulle previsioni di spesa dei toscani per il Natale 

Confcommercio Toscana pubblica l’indagine previsionale sugli acquisti natalizi, condotta da Format Research: rispetto al Natale 2023 aumentano i toscani intenzionati a fare regali (82,3% anziché 74,5) e aumenta pure il budget (213 euro a persona contro le 195 dello scorso anno). I regali più amati? Sostenibilità e benessere al centro. Tra negozi e digitale: come cambia il luogo dell’acquisto

Otto toscani su dieci acquisteranno doni da mettere sotto l’albero, con un budget complessivo più alto di quello dello scorso anno. Così, seppure in un contesto ancora segnato dalla crisi economica, per il Natale 2024 si confermano a livello regionale un cauto ottimismo e la voglia di mantenere vive le tradizioni.

È quanto emerge dall’indagine* condotta da Format Research per conto di Confcommercio Toscana, che evidenzia un’importante inversione di tendenza: la percentuale di toscani che faranno acquisti per i regali è in aumento, passando dal 74,5% del 2023 all’82,3% del 2024. E, nonostante il 71% degli intervistati percepisca un Natale più “dimesso”, questa percentuale risulta in netto calo rispetto all’80% dello scorso anno: segno che il pessimismo si sta gradualmente attenuando.

La spesa media stimata per i regali è di 213 euro pro capite (era di 195 euro nel 2023), con l’85,4% delle famiglie che destinerà fino a 300 euro. Un dato interessante riguarda il 14,6% dei consumatori, che dichiara di voler superare questa soglia, quasi raddoppiando la quota del 2023. Il giro d’affari totale dovrebbe superare i 640 milioni di euro in Toscana.

TOSCANA ECONOMY - Natale 2024 in Toscana -le previsioniLa scelta dei regali riflette una crescente attenzione alla qualità e alla sostenibilità. Gli enogastronomici dominano la classifica (85,3%), seguiti dai prodotti per la cura della persona (62,2%) e dall’abbigliamento (60,3%).

Un trend che mette in luce il desiderio di doni utili e ricchi di significato, capaci di unire tradizione e cura personale. Nei primi cinque posti della classifica figurano anche i libri (cartacei o digitali) e gli immancabili giocattoli per i più piccoli. In salita rispetto allo scorso anno anche le carte regalo, al sesto posto con il 49,9 delle preferenze contro il 45,4 del 2023. Nella lista dei doni più gettonati cresce poi, di dieci punti percentuali, la voce ‘vino e liquori’, che passa dal 32,6% del Natale 2023 al 42,6.

Anche il modo di fare shopping si evolve: il 64,4% dei consumatori opta per una combinazione di negozi fisici e online, mentre il 24,6% preferisce esclusivamente i punti vendita tradizionali, valorizzando il contatto diretto e l’esperienza d’acquisto. L’11% sceglie invece il web come unico canale, dimostrando la crescente centralità del digitale.

Il Natale, festività che più delle altre muove gli acquisti, continua a rappresentare un ottimo termometro della fiducia dei consumatori”, sottolinea il presidente di Confcommercio Toscana Aldo Cursano, “è quindi positivo che cresca il numero di chi ha intenzione di fare regali, anche se temo non si tradurrà automaticamente in un aumento degli incassi per i negozianti, perché sarà assorbito dall’aumento dei prezzi e dall’inflazione.

Ma c’è, ed è chiara, la voglia dei toscani di mantenere vive le tradizioni e il valore del Natale. Il dono rinsalda legami, è un gesto d’affetto e di gratitudine a cui non si rinuncia”.  “La tradizione dei doni resiste, nonostante la difficile congiuntura internazionale e le sfide del carovita e dell’instabilità economica che ancora affliggono molte famiglie.

Per il 46,8% degli intervistati, comprare regali rimane una spesa necessaria, vissuta però con piacere”, aggiunge il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni, “il fine settimana dell’’8 dicembre sarà il vero primo test cruciale per il commercio natalizio, un’occasione per comprendere meglio la portata di queste tendenze previsionali e per sciogliere le incognite sull’impatto del Black Friday, che negli ultimi due o tre anni ha spinto molte persone ad anticipare a novembre le spese natalizie approfittando degli sconti.

Mi piace ricordare – prosegue Marinoni – che anche fare shopping è un atto politico con cui modelliamo le nostre città, per cui invito tutti i toscani a sostenere il commercio locale, fondamentale per l’economia del territorio e per mantenere vive le tradizioni natalizie”.

Scarica qui il testo completo dell’indagine.

Leggi altre storie di copertina

condividi su:

Immagine di La redazione
La redazione

Leggi anche

TOPIC SEGUITI

Devi essere loggato per visualizzare le tue preferenze.

Vuoi ricevere le nostre ultime news? Iscriviti alla newsletter per rimanere sempre aggiornato

ARTICOLI PIÙ LETTI
ULTIMI ARTICOLI

Contattaci per collaborare con noi

Vorresti diventare un nostro collaboratore? Inviaci la tua candidatura, scrivici qualcosa su di te, saremo lieti di ricontattarti.

Pagamento

Compila i campi richiesti per effettuare il pagamento.

[pms-account]

Testate Regionali

Aggiungi le testate Regionali che ti interessano.

Totale: €0,00 / mese

Favicon-ToscanaEconomy

BENTORNATO

Continuando, accetti i Termini di Utilizzo e l’Informativa sulla privacy.

Benvenuto su Italia Economy!

Personalizza la tua esperienza al massimo: seleziona gli argomenti che più ti interessano per personalizzare la tua homepage in modo ottimale e salvare le tue preferenze.

Regioni
Temi
Imprese
[display_regions]
CATEGORIE
[display_categories]
TAG
[display_tags]
IMPRESE
[display_imprese]

Unisciti al club!

Scegli il piano che si adatta più alle tue esigenze: resta sempre connesso alle ultime novità, metti in risalto la tua azienda e sblocca funzionalità illimitate per migliorare la tua esperienza.

[pms-register]

Favicon-ToscanaEconomy

Unisciti a Italia Economy

Personalizza la tua esperienza. Salva le tue preferenze.

Sei già un account?

Continuando, accetti i Termini di Utilizzo e l’Informativa sulla privacy.