Energia, ambiente e territorio. Focus del bilancio di sostenibilità di Altair Chimica, società di Esseco Industrial operante a Saline di Volterra
Oltre il 44% di energia autoprodotta con sempre maggiori investimenti nel fotovoltaico, massima attenzione a processi produttivi ad economia circolare, spazio alle donne in azienda e sostegno ai lavoratori con ulteriori aumenti stipendiali per fronteggiare l’inflazione, cura del territorio con investimenti e sovvenzioni. È ciò che emerge di Altair Chimica, società di Esseco Industrial operante a Saline di Volterra (PI), dal Bilancio di Sostenibilità 2022 del comparto chimico toscano.
Tanti i valori condivisi tra le imprese regionali del settore che spiccano nel documento voluto da Confindustria. Attenzione alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, alla protezione dei diritti umani, alla salvaguardia dell’ambiente, con la convinzione che la crescita e lo sviluppo delle imprese debbano privilegiare la ricerca di soluzioni innovative per avere un utilizzo consapevole delle risorse naturali e la continua riduzione degli impatti ambientali, nonché agli investimenti nelle relazioni con le comunità e le Istituzioni, a beneficio soprattutto dei territori d’appartenenza.
“Aspetti che vedono Altair Chimica interpretare la transizione verso fonti di energia rinnovabile da protagonista – dichiara Roberto Vagheggi, Direttore Generale di Esseco Industrial e CEO della divisione Cloro-Alcali – Con il 44% di energia elettrica autoprodotta, rispetto al 31,5% di media del comparto, lo stabilimento di Saline di Volterra contribuisce concretamente alla lotta contro il cambiamento climatico, ottenendo al contempo un fattore competitivo essenziale.
Oltre il 60% dei MWh complessivi prodotti nel comparto tramite impianti fotovoltaici in loco sono di Altair, a cui poi si è aggiunta l’ingente quantità di energia acquistata tramite contratti PPA (Power Purchase Agreement). Un’attenzione alle risorse naturali – prosegue Roberto Vagheggi – che emerge anche dai processi produttivi con grande ricorso a materie prime-seconde come nel caso del Cloruro Ferrico dove l’acido esausto e le scaglie di lavorazione da acciaieria, grazie ad innovativi procedimenti, vengono recuperati e divengono produttivi laddove altri vedono solo rifiuti.
Oppure, ancora, nella produzione di Carbonato di Potassio (K2CO3) dove vengono recuperati i fumi di combustione del turbogas per fornire aria calda di processo, abbattendo le emissioni di CO2”.
Altair Chimica continua a dimostrarsi una società sensibile alle tematiche della sostenibilità, non solo per gli aspetti ambientali ma anche per quelli legati al territorio come già fatto con il finanziamento relativo al nuovo stadio a Saline, su cui si attendono gli sviluppi burocratici.
Anche grazie al fatturato che ha superato i 200 milioni di euro, notevole attenzione è stata posta sul sostegno ai dipendenti che, nel dicembre 2022, hanno ricevuto un aumento stipendiale del 5% in aggiunta sul contratto nazionale di settore per fronteggiare l’inflazione. “Ci adoperiamo per garantire le migliori condizioni ai nostri lavoratori, a partire dalle donne presenti in percentuali superiori alla media del comparto – conclude il Direttore Generale, Roberto Vagheggi – Parità di genere e opportunità, a qualsiasi livello, anche per le nuove e più giovani risorse”.
A proposito di Altair Chimica
Inaugurata nel 1959 dal Presidente della Repubblica Gronchi, Altair Chimica è una società con sede a Saline di Volterra (PI) che realizza prodotti derivati dall’elettrolisi di cloruro di potassio e sodio (es. potassa caustica, soda caustica, acido cloridrico, potassio carbonato, ipoclorito di sodio, cloruro ferrico e ferroso, cloro-paraffine), utilizzati nel settore della detergenza, dell’alimentazione umana e animale, nel farmaceutico, nella depurazione delle acque e nel trattamento dei gas di scarico, nel settore elettronico e chimico.
È stato il primo produttore europeo d’idrossido di potassio (KOH) ad adottare la tecnologia delle celle a membrana per eliminare il mercurio dai propri prodotti (2005-2008). Nel 2011 è entrata a far parte di Esseco Group.
Altair Chimica collabora strettamente con le Università di Firenze e Pisa e con il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), la più grande istituzione italiana per la ricerca applicata, impegnandosi ogni giorno per promuovere un’innovazione sostenibile di prodotti, processi e tecnologie, garantendo la transizione verso mix energetico a zero emissioni di carbonio, basato su fonti rinnovabili.
Esseco Industrial è la divisione di Esseco Group – gruppo industriale italiano alla terza generazione e con una storia familiare ultracentenaria – che offre prodotti e servizi per l’industria della chimica organica e inorganica, specializzata in zolfo derivati e cloro-alcali. Esseco Industrial oggi è presente in 10 Paesi con oltre 770 dipendenti, nel 2022 ha raggiunto un fatturato di 700 milioni di euro e ha all’attivo circa 1 milione di tonnellate annue di prodotti che vengono utilizzati indirettamente nella vita quotidiana da almeno un miliardo di persone.