In collaborazione con Nana Bianca, l’azienda americana specializzata in reti informatiche inaugura uno spazio fisico nel cuore tecnologico della città ospitando un dibattito sul progresso della vita economica della Toscana
Come molti servizi fondamentali, ci si accorge dell’importanza della connessione internet solo quando non funziona. Ancora meno si ha la percezione del lavoro e delle competenze che stanno dietro a questa infrastruttura, fisica e digitale, divenuta imprescindibile per cittadini e imprese.
L’evento “Cisco Discovery Day: Unlock your future – Nuovi spazi, approcci e progetti” di inizio dicembre è stata l’occasione per celebrare le potenzialità della rete ed inaugurare i nuovi spazi di Cisco Italia all’interno dell’Innovation Center di Fondazione CR Firenze, in collaborazione con Nana Bianca.
A celebrare lo sbarco a Firenze di uno tra i player più rilevanti del settore tecnologico a livello internazionale era presente Gianmatteo Manghi, Amministratore Delegato di Cisco Italia che ha inaugurato il dialogo sulle opportunità delle trasformazione digitale che dovrà essere sicura, sostenibile ed inclusiva nella visione della sua azienda. “Quello che si potrà fare in futuro grazie al digitale è molto più di quello che è stato fatto fino adesso.” è l’auspicio dell’AD.
La genesi del progetto è stata raccontata da Paolo Barberis, fondatore di Nana Bianca e Agostino Santoni, Vice President Sud Europa di Cisco.
Barberis, a suo tempo tra i fondatori di Dada, ha ricordato di come Cisco fosse la prima parola che si imparava alla fine del secolo scorso quando si lavorava con i nodi di connessione internet. Creare una rete di apparati, antenne e sensori che non vede nessuno, della quale ci accorgiamo solo quando non funziona, non è un mestiere facile. Per questo quando è arrivato il momento di creare l’infrastruttura di rete per la nuova sede di Nana Bianca, nel magnifico Granaio dei Medici di piazza del Cestello, la prima persona che ha chiamato Barberis è stata Agostino Santoni di Cisco.
A sua volta Agostoni ha fatto entrare in gioco un’altra eccellenza imprenditoriale toscana: Computer Gross di Empoli. Lucia Cioni, Operations Manager di Collabora, Competence Center Cisco di Computer Gross ha spiegato come tutta l’architettura di rete, gli apparati per le videoconferenze, i locali tecnici, gli access point wireless, i firewall e i server per il monitoraggio siano stati realizzati grazie al lavoro dell’azienda toscana.
Agostoni ha sottolineato anche il grande insegnamento del progetto, cioè la leadership di Fondazione CR Firenze che ha avuto l’idea di connettere i puntini e far collaborare tutti i soggetti del territorio, impresa non scontata in Toscana, e che deve servire da esempio per tutto il paese.
Lo stesso Luigi Salvadori, presidente della fondazione, ha spiegato perché hanno investito in questo spazio che oltre a Nana Bianca e Cisco, ospita anche l’innovation Center di Intesa Sanpaolo e in futuro accoglierà la scuola di coding Firenze 42: seguire quello che il mondo vuole, soprattutto in funzione sociale, per i giovani che devono essere formati nel digitale.
Cecilia de Re, assessora del comune di Firenze per l’innovazione, ha ricordato come Cisco sia partner del progetto Firenze Digitale, il portale per l’alfabetizzazione digitale dei cittadini che si va ad aggiungere alle tante iniziative realizzate dall’amministrazione per sostenere lo sviluppo del territorio, tra le quali Make Next Florence, il Murate Idea Park, e il Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio. L’assessora ha inoltre annunciato che entro un anno sarà finalmente pronta la Smart City Control Room, la centrale unica per il controllo del traffico e dei servizi cittadini.
A sottolineare come ci sia ancora molto lavoro da fare nel campo della digitalizzazione sono stati Lapo Baroncelli, Vice Presidente di Confindustria Firenze con delega per le Smart Cities e Matteo Casanovi, Presidente di Firenze Smart.
Firenze è un luogo fortunato perché insieme alla riqualificazione urbana viene effettuata anche una rigenerazione delle infrastrutture immateriali che consentono di avere ottimi risultati nei servizi digitali come le app municipali, IOT e tecnologie di rete, la diffusione e il funzionamento del wi-fi pubblico. Per questo motivo anche nel 2021 Firenze si conferma al vertice della classifica Icityrank realizzata da Forum PA, scalzando seppur di pochi punti Milano e Bologna.
Questa evoluzione tecnologica si conferma in tutti i grandi centri urbani toscani e nei distretti industriali ma nei tanti centri minori della Toscana si registra un deficit sulle infrastrutture e nelle competenze digitali.
La componente imprenditoriale giocherà un ruolo fondamentale perché sono le imprese che creano l’ambito culturale per lo sviluppo, anche sulla formazione digitale.
L’aspetto culturale è stato evidenziato anche da Alessandro Sordi, co-founder di Nana Bianca. Siamo all’interno della quarta rivoluzione industriale, una trasformazione epocale che è innescata dalla tecnologia ma coinvolge tutto, dall’economia e alla società.
Questa è un grande occasione per Firenze, per la Toscana e per le sue aziende. Il nostro territorio, caratterizzato da storia e cultura, con un’altissima qualità della vita, se riesce ad integrare anche gli aspetti più innovativi, con servizi e infrastrutture tecnologiche, può diventare il luogo ideale per lanciare imprese.
“Venite in Toscana a costruire nuove aziende!” è l’appello di Sordi che conclude l’evento.